Il racconto di un cuoco toscano e della sua passione per l’alta qualità italiana e la produzione a chilometro zero del nostro paese, a cui corrispondono un carattere burbero ed una situazione familiare (nonché economica) instabile: un incipit che potrebbe far pensare ad un romanzo che, partendo dallo spunto della ancora attuale popolarità dei programmi culinari e del cibo “made in Italy”, costruisca una vicenda introspettiva che riesca a cogliere lo zeitgeist di un certo tipo di provincia italiana, un po’ sulla falsariga del popolare Mondo Piccolo di Giovannino Guareschi. Marco Cardone, l’autore di Italian Way of Cooking (2016 Acheron Books), ibrida queste caratteristiche introspettive e di analisi sociale con le forti influenze della narrativa di genere (in particolare fantastica e gialla): l’esito è un romanzo beffardo che, pur non proponendo una critica costruttiva ai fenomeni che racconta, li rielabora efficacemente. Piuttosto che a Giovannino Guareschi, potremmo paragonare quest’opera a Hanno cambiato faccia (1971 Italia), film satirico di Corrado Farina che rielabora il racconto del Dracula adattandone vicende, personaggi ed eventi ad un’ambientazione contemporanea.

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Le colline del Chianti sono la principale ambientazione del romanzo, sebbene non manchino delle “puntate” dei personaggi al di fuori della Toscana

Nel piacevole incipit della vicenda facciamo conoscenza con Nero, chef toscano proprietario del locale “Gallo Nero del Chianti”: il nostro protagonista sta vivendo un periodo difficile sia dal punto di vista sentimentale (sta infatti affrontando gli esiti di un burrascoso divorzio con l’irresponsabile ex-moglie, con la quale deve però mediare per amore dei due figli) e finanziario (il ristorante sembra non riuscire a conquistare la clientela locale, costringendo il cuoco a dover inventarsi serate a tema di vario genere). Come se non bastasse, la zona dove si svolge la vicenda (le colline del Chianti, del quale sono descritte alcune località simbolo come Monteriggioni o, en passant, Siena stessa) sono sconvolte dall’azione di un misterioso killer, che rievoca lo spettro del “Mostro di Firenze”. La sua vita cambia quando, per caso, si troverà ad uccidere una creatura misteriosa e mostruosa: non riuscendo a trovare un modo di disfarsi dei resti senza esser potenzialmente indagato per gli altri omicidi, decide di cucinare e servire la creatura. Una scelta i cui effetti, come avrà modo di scoprire lo stesso Nero, saranno dirompenti.

Anticipare altri cenni dell’intreccio di Italian Way of Cooking sarebbe un peccato: la scrittura di Marco Cardone si regge soprattutto su una buona gestione dei ritmi narrativi e su alcuni momenti di suspense che, pur non proponendo colpi di scena particolarmente sorprendenti, spingono il lettore a “divorare” l’intera opera. Una lettura che si confà soprattutto a lettori giovani oppure a chi cerchi un volume immediato e poco impegnativo: l’uso del toscano, a cui si alternano altri dialetti a seconda della parlata dei personaggi, non si propone come un elemento di primo piano dell’opera ed è sempre di facile comprensione. Più interessante il messaggio dell’opera che, affianco ad una riflessione sul “chi sia” il mostro contemporaneo, cerca di adattare al contesto culinario il pensiero positivo del non arrendersi mai.

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Il ricettario mostruoso che fa da appendice al romanzo, oltre ai cenni al ricco bestiario regionale italiano, è un’idea sfiziosa ma poco approfondita. Discreta l’edizione curata da Acheron Books, sebbene si notino alcune sviste di poco conto nell’editing. In conclusione, Italian Way of Cooking è un libro perfetto da godersi sorseggiando un bicchiere di vino toscano e provare qualche brivido in quest’estate.



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Dario Oropallo

Ho cominciato a leggere da bambino e, da allora, non ho mai smesso.

Anzi, sono diventato un appassionato anche di fumetti, videogiochi e cinema: tra i miei autori preferiti citerei M. Foucault, I. Calvino, S. Spielberg, T. Browning, Gipi, G. Delisle, M. Fior e S. Zizek.

Vivo a Napoli, studio filosofia e adoro scrivere. Inseguo il mio sogno: scrivere.

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